Dichiarazione del Consigliere regionale Fabiano Amati, con riferimento al comunicato stampa AQP inviato nel tardo pomeriggio. “Una giustificazione molto parolaia è un po’ troppo contorta. Mi pare di capire che AQP stia denunciando l’impossibilità di realizzare celermente gli investimenti e perciò di aver bisogno dell’apporto di un privato. Siamo dunque di fronte a un’autodenucia, che in una società normale avrebbe come conseguenza le dimissioni del CdA e dell’amministratore delegato e non la ricerca di un socio. Circa la possibilità di disporre di tecnologie avanzate, segnalo la possibilità - come sempre accaduto - di promuovere le gare per progettazioni e lavori. Che io sappia le tecnologie si possono acquistare sul mercato e non si capisce per quale motivo un possessore di tecnologie debba fornirle solo partecipando a una società. In ogni caso, una società con privato per gestire il servizio idrico mette in discussione la natura pubblica della risorsa. Una cosa che in Puglia non deve mai accadere, in nome di lunghe battaglie secolari”. |