Le crisi aziendali del territorio regionale sono state al centro delle audizioni della VI commissione consiliare presieduta da Mimmo Santorsola. Il presidente del SEPAC (task force regionale per l’occupazione), Leo Caroli su sollecitazione dei commissari presenti, ha fatto il punto su alcune delle maggiori vertenze che vedono impegnato il comitato nell’attività di raccordo tra imprese e lavoratori. A partire da due questioni, che oltre ad Ilva, interessano il territorio jonico. Il consigliere regionale Donato Pentassuglia ha chiesto infatti aggiornamenti sui tavoli riguardanti TCT e Marcegaglia. Dopo aver ricordato che i lavoratori ex TCT sono transitati in una società costituita ad hoc per garantire il graduale reclutamento in altre aziende portuali, Caroli ha spiegato che la partita ora è gestita dall’ Autorità portuale e che la Regione Puglia ha sostenuto un notevole sforzo economico per garantire la cassa integrazione in deroga per 3 mesi ai dipendenti. Ancora aperta invece la questione riguardante Marcegaglia, dove l’ambizione di reindustrializzazione del sito produttivo, presuppone un sostanzioso impegno di risorse private: dopo alcune trattative che non hanno avuto esito positivo, nonostante la proroga fino al 31 marzo scorso dell'accordo di incentivazione per l'acquisto (dote per ciascun lavoratore assunto, agevolazioni sul canone di affitto, supporto nell’attività di ricerca di investitori), la Regione Puglia è intervenuta per garantire i lavoratori con un ulteriore anno di ammortizzatori sociali in attesa di nuovi investimenti. Un richiamo è stato fatto anche alle internalizzazioni dei servizi nelle Asl puglesi: data la disparità di situazioni nelle varie aziende sanitarie provinciali, l’auspicio è quello di una gestione organica e di una riorganizzazione delle Sanitaservice secondo linee guida unitarie che la Regione deve aggiornare. Il consigliere regionale del M5S, Gianluca Bozzetti ha fatto riferimento invece agli ex dipendenti GSE di Brindisi, poi riassorbiti da Dema: l’azienda, dopo aver dato vita a due nuove aziende DAR e DCM, non ha ancora avviato le attività per i 100 dipendenti DCM ai quali stanno per scadere i due anni coperti da ammortizzatori sociali. La crisi aziendale è stata poi sottratta all’interlocuzione locale e trasferita ai tavoli nazionali, ma anche in questo caso la Regione Puglia si è attivata per recuperare risorse per un ulteriore anno, confermando che non accetterà un piano che preveda tagli al personale. Per quanto riguarda invece la Santa Teresa di Brindisi, Caroli ha confermato che il 31 dicembre scade ultima tranche degli ammortizzatori in deroga: nel frattempo, data la disponibilità delle risorse stanziate dal governo per i Centri per l’impiego, la task force ha proposto di attivare una convenzione con l’Arpal (Agenzia regionale per il lavoro) per consentire il transito dei lavoratori, peraltro già qualificati, nella sezione territoriale. Relativamente alla Bosch, gli aggiornamenti saranno comunicati dopo l’incontro fissato per il 28 novembre. Al termine dei lavori, la Commissione ha deciso di formalizzare una risoluzione per chiedere al Governo regionale di esplicitare le linee di indirizzo politiche che intende adottare per affrontare in maniera organica le vertenze aziendali e avviare una interlocuzione periodica con la task force per seguire in maniera pi' puntale l’evoluzione delle diverse questioni. |