Il ruolo è quello di ministro dell’Istruzione del secondo governo Conte. Un personaggio sui generis che sogna la notte e durante la giornata pensa di poter dare attuazione a quello che ha sognato. Dopo aver proposto di tassare merendine e bibite gassate per finanziare l’aumento della paga dei docenti a scuola, il ministro pentastellato sensibile alle esigenze dei mussulmani propone ora di togliere il Crocifisso dalle aule scolastiche. Indubbiamente Fieramonti sarà di religione africana e ignora che il Paese dove vive e vegeta è un paese cattolico, molto disponibile all’accoglienza (Vedi le continue istanze di Papa Francesco) cosa che non è possibile, fare le stese cose nei paesi di cui è un cultore. Oltre, poi, al nostro patrimonio religioso, ci sono precise indicazioni anche degli organi giudiziari e tra questi il Consiglio di Stato, di grado superiore ai vari TAR nazionali e supremo organo di consulenza amministrativa, si è pronunciato a favore della presenza del crocifisso nelle aule scolastiche con un parere del 1988 e uno del 2006. Gli atei e gli agnostici possono candidare Lorenzo Fioramonti al premio Nobel di un paese africano con l’opzione del Sud Sudan o della la Somalia o della Libia, della la Repubblica Centrafricana, del Congo oppure della Nigeria. Il Movimento 5 Stelle farebbe bene a mandare in uno di quei paesi africani il loro beniamino per apprendere il modo di vivere nella pace e serenità di quel mondo |