"Fra le regioni più povere a livello europeo, la Puglia è una delle quattro italiane, tutte meridionali, che ha il più alto tasso di povertà e di disoccupazione. Il rimpallo delle responsabilità sull'emendamento del Decreto Crescita non assolve nessuno né tantomeno risolve il problema. Sta di fatto che al di là della vicenda emendamento, dobbiamo registrare che ancora una volta un ministro del Sud si rivela un ministro non per il Sud, come già accaduto anche in anni precedenti. Vediamo Ministri che non riescono a mettere neanche insieme i governatori delle regioni meridionali per farli ragionare in termini di programmazione concertata e impegnativa al fine di dare al Sud infrastrutture mancati e dare progettualità che lascino nel tempo traccia di sè e creazione di opportunità lavorative secondo quello che è lo spirito comunitario di investimento in territori deboli per portarli agli standard di territori più forti. Rivendicare quindi la gestione dell'80% destinato al Sud da parte del ministero piuttosto che da parte delle regioni, francamente non sposta il problema, se permane come permane, incapacità di spesa e progettazione su investimenti veramente utili. Ed ancora più sinceramente da italiana meridionalista convinta non trovo scandaloso che, a fronte della ostinata incapacità delle regioni meridionali, possano usufruire di quel denaro altre regioni più capaci e virtuose, ma comunque italiane. Meglio lasciare quel denaro in Italia piuttosto che restituirlo all'UE. C'è da augurarsi che Mara Carfagna, (alla quale facciamo gli auguri piu sinceri per il nuovo incarico), in quanto rappresentante di un partito nazionale che conosce il senso vero di coesione completa dei territori della nazione, riesca a prendere in mano la situazione del Mezzogiorno sollecitando tutti quei provvedimenti che possano essere utili." Lo afferma in una nota Adriana Poli Bortone, presidente di Io Sud. |