Home Il Punto Notizie Sport Istituzioni Regionali Eventi e Spettacoli Comunicati Stampa I Personaggi
Curiosità Pensieri, frasi e poesie Galleria fotografica Comuni della Provincia Meteo Chi siamo Contattaci
 
«L'aborto è un male sociale, l'aborto è la morte di un bambino, l'aborto fa male alle donne»

Conferenza stampa a Montecitorio per sancire il fallimento della legge 194
Roma, 22 maggio 2018: «L'aborto è un male sociale, l'aborto è la morte di un bambino, l'aborto è un grave pericolo per la salute delle donne: è ora di sbugiardare i propagatori di fake news». Alla conferenza stampa che si è appena conclusa a Montecitorio, le parole di Francesca Romana Poleggi, del direttivo di ProVita onlus, sono risuonate ferme, accorate, imperiose. «Siamo stanche, noi donne, di essere prese in giro dalla propaganda menzognera degli abortisti, fatta sulla nostra pelle. Non è vero che la legalizzazione porta a una diminuzione degli aborti: abbiamo dati che lo dimostrano in tutto il mondo e anche in Italia (dal 1978 al 1982 passarono da 68.000 a 234.377). Se poi sono calati, è perché è diminuita la fertilità. Inoltre, sono andati aumentando gli aborti in pillole con la Ru486 e i cripto aborti con le pillole del giorno dopo o dei 5 giorni dopo».
Alla conferenza stampa dal titolo La legge sull'aborto in Italia a 40 anni dalla sua introduzione. Bilancio e valutazioni, organizzata e introdotta dall'onorevole Alessandro Pagano della Lega, hanno partecipato diversi relatori. Marina Casini, neo presidente del Movimento per la vita, ha dichiarato: «Non ci vogliamo rassegnare, non ci vogliamo assuefare. Sei milioni di bambini sono stati abortiti, ma 200.000 sono nati grazie all'impegno del volontariato pro vita. Le donne hanno coraggio, questo coraggio innato spesso non è sostenuto e spesso di fronte alle difficoltà il coraggio può venir meno. Ma le difficoltà della vita non si superano sopprimendo la vita». Emanuele Di Leo, presidente di Steadfast onlus ha denunciato: «È in atto una vera colonizzazione ideologica. La vita è colpita dall'inizio alla sua fine». Filippo Vari del consiglio direttivo del Centro studi Rosario Livatino, non ha dubbi su che cosa sia necessario: «Protezione del diritto alla vita senza discriminazioni. Fondamentale è la massima unità nel mondo pro life per abrogare la legge 194».
Per la deputata della Lega, Elena Murelli, «se gli aborti sono in crescita tra i giovani, ci sono evidenti errori nella formazione che viene loro data». La collega di partito, Giorgia Latini, ha ricordato come sia «crescente il ricorso all'aborto farmacologico. Basterebbe un piccolo supporto morale per far desistere da questa scelta». Nel suo intervento, la psichiatra e deputato dell'Udc, Paola Binetti, ha dichiarato: «La cultura dell'aborto è costruita su un cumulo di fake news. La prima cosa da fare è smontare la falsità. Ed è necessario capovolgere la prospettiva dell'aborto: noi vogliamo che i bambini nascano». Per Antonio Palmieri di Forza Italia, «la legge in realtà non è applicata ma disapplicata nella prima parte: non liberi la donna con l'aborto ma devi liberarla dall'aborto». Palmieri ha anche chiesto: «Come sarebbe il nostro Paese con 6 milioni di persone in più? Non saremmo tra gli ultimi per quanto riguarda la demografia». La giornalista e parlamentare Eugenia Roccella ha puntualizzato: «La legge sull'interruzione di gravidanza è diventata un tabù intoccabile. Ne chiede un tagliando Emma Bonino, in senso opposto al nostro. Bisogna riaprire la discussione. A volte serve solo sapere che c'è qualcuno che ti può aiutare, qualcuno da cui puoi andare, perché venga evitato l'aborto».
Tra i relatori c'erano anche Carlo Fidanza di Fratelli d'Italia e il senatore della Lega, Simone Pillon che ha dichiarato: «Non mi capacito di come si possa affermare che l'aborto è un diritto della donna. La donna viene lasciata da sola e viene eliminato l'altro protagonista. Se è vero che i figli si fanno in due, perché l'uomo non può esprimersi in merito all'aborto?».
La conferenza stampa di oggi è stata anche l'occasione per presentare la più massiccia campagna pro life che sia mai stata fatta in Italia. Dal 21 maggio, centinaia di camion vela e di manifesti portano nelle strade di 100 Province del nostro Paese messaggi contro l'aborto, per la vita dei bambini e delle donne.
La campagna è promossa da ProVita onlus in collaborazione con molteplici associazioni e sostenitori, diffusi su tutto il territorio nazionale.
Ai giornalisti è stato poi consegnato Un bilancio sulla legalizzazione dell'aborto, documento redatto da ProVita (reperibile a questo link), che attraverso grafici e dati fornisce risposte sul rapporto tra la legalizzazione e il numero di aborti, da una parte, e la mortalità materna dall'altra. La conclusione di questo bilancio della legalizzazione non può lasciare indifferenti: con l'aborto muore comunque e sempre almeno un essere umano (il figlio di una madre). La legalizzazione consente tutela e moltiplica questa pratica al 100% mortale.
Lo rende noto l'ufficio stampa di ProVita Onlus
*****

img/219471marmo2.jpg? Obiezione di coscienza, Marmo: "In Puglia vero problema sono le poche nascite, ma qualcuno ha la testa dura..."
"A sbattere la testa contro il muro, è la testa a rompersi e non il muro. Abbiamo provato, senza successo, a far desistere il collega Borraccino dalla votazione della sua legge, perché le leggi si presentano e si votano quando servono, non quando intendono bugiardamente dire una cosa è darne un'altra. E sulle interruzioni di gravidanza, in Puglia, non ci sono i problemi posti da Borraccino, anzi: siamo tra le prime Regioni in Italia per numero di interruzioni di gravidanza e, al contempo, siamo maglia nera per tasso di natalità.
Il legislatore di buonsenso, stando così le cose, dovrebbe puntare i riflettori su questioni diverse, che richiedono interventi di sostegno: il potenziamento dei consultori e la promozione delle politiche familiari. Perché in Puglia non mancano affatto medici non obiettori di coscienza, ma abbiamo culle vuote e treni pieni di giovani in cerca di un futuro. Questo è un argomento vero, un grande tema su cui confrontarsi per il domani della nostra terra. Tutto il resto è fumo ideologico e nulla di più". Così il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Nino Marmo, intervenendo sulla proposta di legge, bocciata dall'Aula, "norme in materia di concreta attuazione di Puglia della legge 194/78, ma che di "concreta attuazione non aveva nulla"./comunicato




































Articolo inserito il 22/05/2018 e redatto da Provita Onlus e il consigliere regionale Marmo.
Commenti ed osservazioni

Nessun commento disponibile. Inseriscine uno adesso!

< testo (max 300 caratteri)
< firma
<< Indietro
Altri articoli  
Cronaca
Agenzia regionale 1049.22 emiliano_convegno giovani confindustria Capri
Ancora pesca selvaggia nel nostro mare, Pagliaro: "Controlli più rigorosi e si approvi mia mozione per zone cuscinetto vietato alle motonavi"
MEDICINA E CHIRURGIA: AL VIA LE LEZIONI IL BENVENUTO ALLA NUOVA “CLASSE†DI MATRICOLE
15 milioni di euro per tutelare e conservare l’identità rurale della Puglia Prosegue il ciclo di incontri del GAL per presentare l’avviso pubblico regionale a Cisternino, Locorotondo e Martina Franca.
Eventi e spettacoli
Puglia Wine Festival
17 ottobre incontro con Antonio Dima
DOMENICA 16 OTTOBRE 2022 SI CELEBRA LA GIORNATA MONDIALE DEL PANE
MANIBUS L’ACCADEMIA DEI MESTIERI
Segnala a TRCB
Contattaci alla ns email o utilizza
questo modulo
Il meteo
Apri il Meteo
Taxi, la denuncia Ncc: “Pochi, vecchi e costosi, ma privilegiatiâ€
Pomodoro da industria_l’allarme di Anicav: “Gas metano su del 1000% e rincari fuori controllo. A rischio il compartoâ€
Soccorsi in ritardo per una bambina in codice rosso da Manduria a Taranto. Fratelli d'Italia si mobilita per il ps di Manduria
EOLICO OFF SHORE, DE BLASI (Lega): “NO AD OTRANTO. SI A SOLUZIONI DI EQUILIBRIOâ€
AERONAUTICA CIVILE, INTERROGAZIONE DI ARESTA (M5S) A GIORGETTI PER POLITICHE DI RILANCIO DEL SETTORE IN PUGLIA E CAMPANIA
CSI: un minuto di silenzio per l’Ucraina
Il Sindacato Cobas dichiara lo stato di agitazione dei lavoratori della Bianco Igiene, azienda che opera attualmente ad Ostuni e si occupa della raccolta dei rifiuti.
SONO OLTRE 603 MILA GLI ANIMALI MICROCHIPPATI IN PUGLIA. L’OIPA CHIEDE L'OBBLIGO ANCHE PER GATTI E FURETTI A LIVELLO NAZIONALE
“Francavilla fuori dalla classifica dei Comuni ricicloni di Legambiente. Il settore ormai completamente abbandonato dall’Amministrazioneâ€
Taranto, Cia Due Mari: “Consorzio Stornara e Tara fra ritardi e inefficienzeâ€
Lecce, indecoroso e non a norma l’Ufficio minori e famiglia in locali così angusti nel Palazzo ex O.N.M.I..
 
 
Privacy & Cookie Policy Siti amici Archivio TG Archivio Servizi Archivio Trasmissioni Contattaci Site by CreazioniWeb.COM  
Copyright © TRCB 2024 All rights reserved - T.r.c.b. Via Salandra, 4 - 72017 Ostuni (Brindisi) - P.Iva 01723000749 - Tel 0831/336085 - Fax 0831/339631