"L'assenza dei partiti e l'esplosione del civismo, oltre all'incapacitŕ talora delle amministrazioni di dare risposte reali ai cittadini, hanno portato alle situazioni della cd. anatra zoppa in alcune cittŕ, ma anche a situazioni in genere di instabilitŕ nel governo delle cittŕ. Se il civismo non vuole essere qualunquismo, ma vuole connotarsi come lista di scopo per conseguire la realizzazione di obiettivi ben precisi in favore della cittadinanza, dovremmo pensare che rivolgersi a queste espressioni del civismo sia doveroso da parte di amministrazioni, come nel caso di Lecce, che dovrebbero ritornare ad elezioni. Personalmente ritengo che i cittadini siano stufi sia dell'assenza di ideologia, sia di partiti ben strutturati, sia di ricorso alle urne troppo frequente e disorientante per la molteplicitŕ delle leggi elettorali che non aiutano certamente a scegliere né lo schieramento, né tante volte il candidato. Per il caso specifico di Lecce, la sentenza era pressoché scontata, come pressoché scontato, immagino, che sarŕ il percorso che l'attuale amministrazione vorrŕ fare per essere coerente con quanto detto agli elettori leccesi al momento del ballottaggio. Per cui, il sindaco dovrebbe rivolgersi ai consiglieri per individuare una maggioranza su obiettivi condivisibili, ma non certo sul programma complessivo. Adriana Poli Bortone |