Roma, 6 ottobre 2017 - Con riferimento alle indiscrezioni apparse su organi di stampa, Enel Produzione conferma la propria piena disponibilitŕ a trovare in tempi brevi, d'intesa con la Magistratura inquirente e con gli Amministratori Giudiziari, soluzioni tecniche per l'esecuzione delle prescrizioni imposte dal decreto di sequestro dell'impianto di Brindisi Cerano, che tengano nel contempo conto delle complessitŕ gestionali e logistiche connesse alla loro attuazione e dei relativi rischi per il sistema elettrico nazionale. Enel Produzione sottolinea di aver sempre gestito la centrale di Brindisi Cerano in piena conformitŕ con l'Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) e che le ceneri sono sempre state trattate secondo standard certificati, in conformitŕ alla normativa vigente e secondo i piů alti benchmark di sostenibilitŕ del mercato internazionale, che prevedono appunto il riutilizzo delle ceneri in processi produttivi secondari. Enel Produzione ha rappresentato alla Magistratura come un eventuale fermo della Centrale, impianto essenziale per il sistema elettrico, a causa delle difficoltŕ esecutive delle prescrizioni, comporterebbe la riduzione del livello di sicurezza del sistema elettrico nell'area sud-orientale della Penisola. Pertanto la Societŕ, pur nella consapevolezza della totale correttezza del processo produttivo, ha proposto possibili alternative che consentano la gestione temporanea delle ceneri leggere prodotte dalla Centrale al fine di garantirne l'operativitŕ. |