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Ostuni: Polizia di Stato esegue un'Ordinanza ai domiciliari per stalking


img/208801commissariatoostuni.jpg? Prosegue l'attività di controllo del territorio da parte del personale del Commissariato di P.S. di Ostuni.
In stretta sinergia con le direttive rese dal Questore di Brindisi, Dottor Maurizio MASCIOPINTO, finalizzate alla prevenzione e repressione dei reati in generale ed, in special modo, di quelli che ledono ed offendono la persona, nella giornata di ieri, gli Agenti del Commissariato della Città Bianca, all'esito di un'articolata e complessa attività investigativa, traevano in arresto in Carovigno, su Ordinanza di custodia cautelare applicativa degli arresti domiciliari, un soggetto del posto con l' accusa di stalking ai danni dell'ex convivente.
L'uomo, C. M., classe 1961, dopo le formalità di rito, veniva associato presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari a disposizione della competente Autorità giudiziaria.
Di seguito i fatti alla base del provvedimento restrittivo: Il provvedimento limitativo della libertà personale a carico dello stalker è la conseguenza dell'attività investigativa svolta dal Commissariato della Città Bianca e che ha permesso di appurare quanto segue: con una pluralità di atti ripetuti nel tempo in modo abituale e con frequenza quasi quotidiana, l'odierno arrestato, molestava, importunava, pedinava e minacciava la moglie con la quale aveva interrotto la convivenza e la relazione sentimentale a far tempo dall'agosto del 2016.
Più nei dettagli: manifestava ed imponeva comunque la sua presenza con insistenza ed in modo ossessivo, spesso per motivi di gelosia e con la pretesa di conoscere quello che la moglie faceva per continuare ad esercitare un controllo su di lei e per convincerla a riprendere la convivenza; la contattava a mezzo del telefono in diverse ore del giorno ed anche di notte, si appostava sotto l'abitazione dell'anziana donna ove la moglie svolgeva il lavoro di badante o comunque la pedinava e la sorprendeva per strada nelle vie del paese, spesso rintracciandola nel tragitto che la donna percorreva a piedi per raggiungere il luogo di lavoro o la sua abitazione.
All'inizi di febbraio 2017, la aspettava sotto casa e quando la ex moglie rientrava, urlava al suo indirizzo "da dove stai venendo puttana", quindi, la afferrava per il giubbotto e la strattonava con violenza sino a quando lei si divincolava e rientrava in casa; all'inizi di marzo del 2017, la raggiungeva sul luogo di lavoro e la ingiuriava e minacciava "puttana, zingara! Prima o poi ti uccido e dopo me ne scappo con la macchina tanto nessuno mi troverà mai!", inoltre, in più occasioni le rivolgeva espressioni di ingiuria con l'epiteto di " puttana" e minacce anche di morte, quali: " perché mi hai bloccato sul tuo telefono cellulare in modo che non ti posso chiamare più? Sblocca il telefono! Dobbiamo parlare! Tu stai con qualcuno e non vuoi stare con me! Sei una zingara. Sei una puttana, non devi parlare con nessuno! Perché ti fermi a parlare con tutti gli uomini di Carovigno?", e quando all'inizio di maggio del corrente anno, la vittima rispondeva invitandolo a ritornare in Romania, l'aguzzino ribatteva affermando " prima ti uccido e poi me ne vado".
Ed ancora, a giugno 2017, affiancava la donna che si recava sul posto di lavoro accompagnata dalla figlia e le ingiuriava " tu e tua figlia siete due puttane", poi si allontanava solo perché la madre minacciava di chiamare i Carabinieri, ma, subito dopo, ritornava lanciando uno sguardo per poi allontanarsi di nuovo.
Successivamente, ritransitava più volte, almeno 5-6, sulla via e sotto casa dell'anziana dove la vittima di atti persecutori si trovava.
Inoltre sempre durante la sera dello stesso giorno, mentre la figlia della malcapitata stava ritornando a casa, la raggiungeva a bordo dell'autovettura a forte velocità simulando una volontà di investirla e deviando il tragitto all'ultimo momento così provocando il terrore nella giovane che subito chiamava la madre la quale si affrettava a raggiungerla per strada; a questo punto ritornava, sempre a bordo della sua auto e dopo essere sceso, abbassava i pantaloni e gli slip e tirava fuori l'organo genitale ed afferrandolo si rivolgeva alla giovane affermando " questo è per te e per tua madre! Siete delle puttane! Questo siete!" e poi, indicando l'autovettura parcheggiata, "io quella macchina la brucerò".
L'insieme di tali condotte, afferma il GIP nell'eseguito provvedimento restrittivo- quelle indicate prima che ne costituiscono solo alcune e a titolo esemplificativo- procurava alla vittima, un perdurante e grave stato di ansia e di paura, un fondato timore per l'incolumità propria e della figlia e la costringeva ad alterare le sue abitudini di vita e segnatamente a trasferire la propria dimora, abbandonando l'abitazione nonché la casa coniugale per trovare rifugio in altro luogo.
La costringeva, altresì, a vigilare e a guardarsi le spalle in ogni momento durante ogni uscita e farsi accompagnare dalla figlia e dormire con lei.
A carico dell'arrestato veniva inoltre contestata l'aggravante di aver commesso il fatto di stalking contro una persona alla quale era stato legato da precedente relazione affettiva.
Sulla base dei riscontri del Commissariato ostunese, l'Autorità giudiziaria brindisina emetteva, a firma del GIP Dottoressa Barbara NESTORE e su richiesta del PM, Dottor Francesco CARLUCCIO, l'eseguita ordinanza applicativa degli arresti domiciliari nei confronti dell'odierno arrestato, eseguita nella giornata di venerdì u.s. da parte di personale dell'Ufficio Denunce.
La vicenda descritta consente di porre l'accento sull'importanza dell'atto di denuncia in generale ed, in particolar modo, in questo genere di situazioni in cui, anche una decisione ritardata di rivolgersi alla Polizia di Stato può essere fatale e rappresentare un punto di non ritorno per le vittime di soprusi e maltrattamenti di ogni genere.
La Polizia di Stato, pertanto, costantemente in prima linea nell'azione di prevenzione e di repressione dei reati rientranti nella c.d. violenza di genere, invita la collettività tutta a rivolgere alle Istituzioni competenti le dovute ed importanti segnalazioni, al fine di non dare un ulteriore possibilità di violenza ai propri aguzzini e onde bloccarli con fermezza e decisione.
Ostuni, 21.08.2017

Articolo inserito il 21/08/2017 e redatto da Commissariato di P.S. di Ostuni..
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