In molte cittŕ e in tanti comuni oggi si rivendica la legalitŕ e il totale rifiuto del sistema mafia La Puglia partecipa con una marcia regionale nel capoluogo in ricordso delle vittime innocenti delle mafie. Il fulcro della partecipazione oggi a LOCRI dove partecipa anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella giunto nello stadio dove č in programma l'incontro con i familiari delle vittime innocenti delle mafie in questa XXII Giornata della memoria organizzata da Libera, l'associazione di don Ciotti. Nel corso della cerimonia sono stati letti i nomi delle vittime innocenti delle mafie e tra questi anche quello del fratello del presidente Piersanti Mattarella a cui č seguito un lunghissimo applauso. Un preciso riferimento č stato pronunciato dal vescovo di Locri-Gerace Francesco Oliva: «Le Chiese di Calabria - ha detto il presule - sono vicine a Lei, signor Presidente, e alla sua personale sofferenza per la perdita di suo fratello Piersanti, vittima anch'egli dell'arroganza criminale». Il Capo dello Stato é accompagnato dal Ministro dell'Interno, Marco Minniti, e dalla presidente della Commissione parlamentare antimafia, Rosy Bindi. Mattarella ha esordito: " La mafia "č ancora forte, č ancora presente. Controlla attivitŕ economiche, legali e illegali, tenta di dominare su pezzi di territorio, cerca di arruolare in ogni ambiente, Bisogna azzerare le zone grigie, quelle della complicitŕ, che sono il terreno di coltura di tante trame corruttive. Prosciugare le paludi dell'inefficienza, dell'arbitrio, del clientelismo, del favoritismo, della corruzione, della mancanza di Stato, che sono l'ambiente naturale in cui le mafie vivono e prosperano. "I vari livelli politico-amministrativi devono essere fedeli ai propri doveri e, quindi, impermeabili alle infiltrazioni e alle pressioni mafiose". Molto seguito l'intervento interrotto da forti appalaqusi. Infine il presidente ha concluso: «I mafiosi non conoscono pietŕ nč umanitŕ, non hanno alcun senso dell'onore, del coraggio. I loro sicari colpiscono con viltŕ persone inermi e disarmate, m l'Italia ha fatto passi avanti nella lotta alle mafie ma č necessario non fermarsi. Bisogna prosciugare le paludi dell'arbitrio della corruzione, che sono quelle dove la mafia prospera». Ma in Italia non c'é solo al mafia siciliana Ci sono diverse organizzazioni mafiose con nomi diversi a seconda delle zone geografiche in cui si sono radicate e si sono sviluppate. Cosa Nostra in Sicilia, 'Ndrangheta in Calabria, Camorra nel napoletano e anche da noi in Puglia c'é la Sacra Corona Unita, nata in picccolo centro del brinfisino, sviluppatasi nel salento e poi in tutta la regione. |