Home Il Punto Notizie Sport Istituzioni Regionali Eventi e Spettacoli Comunicati Stampa I Personaggi
Curiosità Pensieri, frasi e poesie Galleria fotografica Comuni della Provincia Meteo Chi siamo Contattaci
 
La drammatica storia di “Tangentopoli”di 25 anni fa

Tutto inizia con la tangente per il Pio Albergo Trivulzio: l'imprenditore Magni, stanco di pagare tangenti per lavorare con la sua impresa di pulizie, denuncia il presidente Mario Chiesa al procuratore Antonio Di Pietro.
Così il 17 febbraio 1992: siamo nella Milano da bere, delle grandi opportunità e dei grandi affari sporchi. Dove tutti sanno che la politica è una cosa sporca, ma nessuno sa quanto è esteso il marciume. Chiesa viene arrestato per concussione.
Di Pietro scopre i conti correnti all'estero di Chiesa, ex assessore socialista a Milano. Finchè il 27/3/1992, dopo qualche settimana in cella, inizia confessare. Le tangenti a uomini politici; il mecccanismo della pallina ghiacciata; il registro delle tangenti che vede coinvolti anche Tognoli e Pilliteri.Ma i magistrati aspettano le elezioni dell'aprile 92 per far esplodere la bomba (a dispetto di quanti parlano di fini poiltici). L'economia del Paese era in crisi: nel 1992 la lira era uscita dal sistema monetario europeo.
In questo clima, le elezioni "terremoto" del 92 segnano la disfatta dei partiti tradizionali (PCI, DC, PSI..) e la crescita di due nuovi partiti: la Rete e La Lega (che arriva al 8,7% nazionale).
Le elezioni del 92 arrivano in un clina nazionale ed europeo ricco di eventi storici - Nasce l'inchiesta "Mani pulite" e il 27/4 si forma il pool: oltre a Di Pietro, i sostituti Piercamillo Davigo, Gherardo Colombo.
Gli arrestati raccontano il meccanismo delle tangenti, divise tra tutti i maggiori partiti, secondo proporzioni fisse: 2/5 al PSI 1/5 alla DC 1/5 al PCI
Il resto ai partiti minori.
Per la distribuzione delle tangenti a Milano, gli imprenditori si mettevano assieme in cartelli e mandavano dal politico un solo manager, a volte.
Con le tangenti si mettevano al riparo dalla concorrenza, ma alla fine si arrivava a progetti che avevano un costo più alto.
Negli interrogatori, i pm ricorrono a vari sistemi per far parlare politici e manager: bluff, provocazioni e, per la prima volta, ricostruzioni a computer dei traffici.
Finiscono in carcere vari politici: Pollini, ex tesoriere PCI. Roberto Mangini, ex vicepresidente SEA della DC. Roberto Zamorani della Italstat. Sergio Cusani (manager Ferruzzi): "la galera era per noi un orizzonte sconosciuto... fu uno shock".
Pur di uscire in fretta, molti fanno subito i nomi: tanto è il panico di essere arrestati e finire a S. Vittore, che alcuni addirittura arrivano a confessare al citofono. Nasce il ruolo dei tifosi spesso da stadio. Oltre ai cronisti di giudiziaria che aspettano davanti al palazzo di Giustizia. Ci sono anche i partiti politici esclusi dal sistema delle tangenti e i giornali che tutti seguono sugli sviluppi dele indagini. I magistrati del pool sono diventati veri eroi.
Arrivano le Vittime di questo grande scandalo giudiziario.
Sono 31 i suicidi avvenuti tra il 1992 e il 1994, di manager e politici coinvolti: molti si uccisero fuori dal carcere, per il clima che si era creato nella pubblica opinione. Queste persone, da padreterni si videro addidati come ladri: sottoposti al marchio di infamia, spesso anche colpa dei giornali, incapaci di contenere il tono di titoli e articoli.
ALCUNI NOMI:
Sergio Moroni: tesoriere del PSI in Lombardia, si suicidò il 2/9/1992, dopo aver scritto una lettera al presidente della Camera Giorgio Napolitano dove accusava i magistrati di "usare strumenti da inquisizione.. strumenti coercitivi per far parlare le persone".
Gabriele Cagliari (presidente Eni): indagato nel 1993 per una tangente da 4 miliardi all'Eni e per i fondi neri gestiti da Pacini Battaglia.
Fu arrestato il 8/3/1993. Riceve un altro provvedimento di custodia cautelare dal pm De Pasquale per le tangenti Sai (Ligresti).
Si suicida il 20/, mentre il Gip Grigo stava decidendo dell sua scarcerazione.
POI quello di Raul Gardini, il 23/7/1993. Era indagato per la maxi tangente da 150 miliardi Enimont; un suo manager, Garofalo, arrestato stava parlando in carcere.Gardini aveva dato ai magistrati milanesi disponibilità a rivelare le sue informazioni.
Altro suicidio "misterioso" quello di Sergio Castellari, ex D.G. del ministero delle Partecipazioni Pubbliche.Trovato morto il 25/2/1993, vicino Roma.
Ci sono le vittime dei partiti politici che vengono spazzati via dalle inchieste sulla corruzione. La politica era diventata costasa per il controllo del territorio, il mantenimento delle sedi e delle clientele. I gruppi dirigenti si erano abituati ad un tenore di vita alto. I giornali di partito costanavano; costavano le campagne elettorali, i congressi le sedi..
La DC di quegli anni costava 60-70 miliardi/anni (4 miliardi per la sola Milano).
Il PSI costa 60 miliardi di lire/anno. Così per tutte queste spese il finanziamento pubblico non bastava e allora arrivava il contributo degli imprenditori
che si rifacevano sui cittadini. Le tasse diventavano più alte: per cattedrali nel deserto i progetti che finivano per costare più del dovuto, così pure per servizi -(come la sanità) che costavano più del necessario.
Si iniziò ad indagare sul PSI di Bettini Craxi e sui manager a lui vicini, come il costruttore Ligresti. Poi si arrivò al segretario amministrativo Vincenzo Balsamo.
Memorabile e famoso il discorso del 3/7/1992 che Craxi fece alla Camera: ""se le indagini della magistraura fanno emergere dei reati da codice penale, gran parte del sistema politico sarebbe un sistema criminale. Come a dire: chi è senza peccato scagli la prima pietra. Tutti sapevano dei finanziamenti illeciti: Craxi chiede così al Parlamento una risposta politica all'emergenza che non arriva e
il 15/12/1992 viene raggiunto all'Hotel Raphael da un avviso di garanzia e
quando uscì dall'albergo, i manifestanti lo bersagliarono con lanci di oggetti, insulti e soprattutto monetine mentre parte dei dimostranti, sventolando banconote da 50 o 100 mila lire, intonavano in coro "Vuoi pure queste? Bettino vuoi pure queste?" sull'aria della canzone "Guantanamera".
Il 5 maggio, Craxi fuggì ad Hammamet, una latitanza diventata esilio sino alla morte. I Suoi resti sono in un pezzzo di terra difronte all'Italia.
Mani pulite si allarga nel napoleta con le inchieste sulla mala sanità dell'ex ministro De Lorenzo e il direttore del servizio farmaceutico Poggiolini.
In Sicilia, il sistema delle tangenti aveva un altro interlocutore: la mafia. Che stabiliva anche i criteri di rotazione delle imprese sugli appalti.
In totale vengono coinvolti dall'inchiesta importanti politici: Martelli (PSI), Craxi (PSI), La Malfa (PRI), Altissimo (PLI), A. Gava (DC), Pomicino (DC), Forlani (DC).
Sono 3000 persone quelle rinviate a giudizio, solo a Milano. Ma in realtà Mani Pulite portò in luce solo una minima parte degli illeciti. I prcessi sono durati diversi anni passando come testimoni o imputati tutti i maggiori politici: Craxi, Bossi, forlani, Pomicino, Gava, Altissimo, La Malfa, Del Pennino. Tutti condannati.
Qualcosa cambia negli scenari politici servivano nuovi partiti politici. Scende in campo il presidente di Fininvest (raggiunta dalle indagini del pool) Silvio Berlusconi che vince le elezioni il 27/3.
Sembra che nei primi mesi del gverno, Berlusconi riesca a mantenere un buon rapporto con i magistrati del pool. Ma tutto cambia il 8/7, col mandato di comparizione durante la conferenza sulla criminalità a Napoli.
Il 13 luglio, il governo ci prova: col decreto "salva ladri", del ministro Biondi, che rivede il i termini di custodia cautelare. Cambia l'aria delle aggressioni e iziano gli attacchi e le ispezioni ministeriali al pool di Milano. Arrivano annunci di riforme alla giustizia (pentiti, prescrizione reati, intercettazione, giusto processo e via di seguito. La Magistratura resiste e non da spazio a Silvio Berlusconi per le sue diverse attività sino ai giorni d'oggi in ci si annuncia un'altro processo: Ruby ter. Il cavaliere aiuta le fanciulle. La battaglia in questi giorni è nel PD di Matteo Renzi e già si parla di scissione mentre gli intrallazzi e le tangenti continuano ad affollare il lavoro dei Magistrati. -
DOPO TANTO si ha la strana impressione che "cambia tutto perché non cambi niente".

Articolo inserito il 17/02/2017 e redatto da Tonino Saponaro.
Commenti ed osservazioni

Nessun commento disponibile. Inseriscine uno adesso!

< testo (max 300 caratteri)
< firma
<< Indietro
Altri articoli  
Cronaca
Agenzia regionale 1049.22 emiliano_convegno giovani confindustria Capri
Ancora pesca selvaggia nel nostro mare, Pagliaro: "Controlli più rigorosi e si approvi mia mozione per zone cuscinetto vietato alle motonavi"
MEDICINA E CHIRURGIA: AL VIA LE LEZIONI IL BENVENUTO ALLA NUOVA “CLASSE†DI MATRICOLE
15 milioni di euro per tutelare e conservare l’identità rurale della Puglia Prosegue il ciclo di incontri del GAL per presentare l’avviso pubblico regionale a Cisternino, Locorotondo e Martina Franca.
Eventi e spettacoli
Puglia Wine Festival
17 ottobre incontro con Antonio Dima
DOMENICA 16 OTTOBRE 2022 SI CELEBRA LA GIORNATA MONDIALE DEL PANE
MANIBUS L’ACCADEMIA DEI MESTIERI
Segnala a TRCB
Contattaci alla ns email o utilizza
questo modulo
Il meteo
Apri il Meteo
Reg-Puglia
Fwd: Mancata destagionalizzazione e caro energia rallentano la crescita del sistema produttivo pugliese
16 ottobre 2022 Cronaca della Puglia
­ ­ ­ ­ “Le belle storie non finiscono mai†Inaugurata l’85esima Campionaria generale internazionale
Donne Non Pupe - una mostra e un convegno in supporto delle donne - Masseria Montalbano, 16 ottobre
*Lippolis: "Inconcepibile perdere risorse per le nostre aree industriali. Siamo senza parole!*
si Brindisi e Lecce, Amati: “Persi 19 milioni per opere pubbliche nelle zone industriali. Denuncio inerzia e solite giustificazioniâ€
PUNTA PENNE (BRINDISI): RECUPERATI REPERTI ARCHEOLOGICI METALLICI AD ALTO RISCHIO DI TRAFUGAMENTO PERTINENTI ALL’ARMAMENTO DI UN RELITTO SPIAGGIATO DI ETÀ MODERNA
Dragaggio porto Ostuni, Amati: “C’è un clamoroso ritardo da colmare. Io ci sono a dare una manoâ€
Giornata dela memoria
UN NUOVO CONTRATTO DI FILIERA DEL CILIEGIO PER RILANCIARE LA CERASICOLTURA ITALIANA
 
 
Privacy & Cookie Policy Siti amici Archivio TG Archivio Servizi Archivio Trasmissioni Contattaci Site by CreazioniWeb.COM  
Copyright © TRCB 2024 All rights reserved - T.r.c.b. Via Salandra, 4 - 72017 Ostuni (Brindisi) - P.Iva 01723000749 - Tel 0831/336085 - Fax 0831/339631