Il presidente della Commissione Sanitŕ, Pino Romano, che all'esito della votazione sul piano di riordino ospedaliero e della rete emergenza-urgenza regionale le aveva preannunciate, ha formalizzato le dimissioni dall'incarico attraverso una lettera inviata al Presidente del Consiglio regionale, ai componenti dell'Ufficio di presidenza, al Presidente della Regione e a tutti i componenti della III Commissione. "Sento sulla funzione istituzionale da me svolta il fallimento politico su due punti da me dichiarati prioritari all'atto della mia elezione avvenuta con un consenso ampissimo: autorevolezza della Commissione nell'interlocuzione con il Governo regionale e ricerca della massima convergenza politica", scrive Romano nella premessa con cui motiva le dimissioni dalla presidenza della Commissione sanitŕ. "Tutti i commissari – prosegue – durante questo anno di attivitŕ hanno manifestato il dissenso, la scarsa considerazione, l'inesistenza documentale soprattutto in materia di riordino, nei confronti del Governo regionale". "Regolamenti importanti e di sistema - aggiunge Romano - hanno conseguito in Commissione consenso unanime, contributo poco considerato in fase di approvazione definitiva". Piů politica la seconda parte della comunicazione a firma di Romano. "Le tornate degli ultimi 5 anni dimostrano che la Sanitŕ e le sue problematiche sono sempre meno influenti sul consenso elettorale. Questa consapevolezza mi ha portato a collocare la sanitŕ al di sopra della quotidiana e demagogica querelle politica, impegnandoci tutti a dare un contributo super partes a migliorare ed efficientare il sistema nell'interesse supremo della Puglia e dei pugliesi". "Mi rendo ben conto della ghiotta opportunitŕ offerta dalla maggioranza alle forze di opposizione con le sue defaillances, ma la seduta poteva comunque concludersi diversamente dopo le garanzie date dal dott. Ruscitti, alle quali ritengo comunque di aver dato un importante contributo" conclude Romano, che auspica che le sue dimissioni possano consentire una discussione politica sia in seno alla maggioranza sia all'interno della Commissione sanitŕ. |