Ultime batture per convincere la gente a votare sui quesiti del proposto refendum. Il testo della riforma lo si trova dappertutto. Basta leggerlo attentamente. Domenica prossima si vota. Oggi finisce la campagna elettorale accesissima nelle ultime ore. Si è avviato nei giorni scorsi un grande e lungo dibattito sulle riforme della Nostra Costituzione, approvata dalle Camere ed ora affidata al popolo per la conferma o per il diniego. Già il TESTO su cui gli italiani dovranno esprimersi è lungo e abbastanza complesso e contiene diverse novità sul funzionamento dello Stato: vuole la fine del bicameralismo perfetto, modifica i rapporti tra Stato e Regioni e cambia diverse altre cose come il meccanismo di elezione del presidente della Repubblica e l'istituto del referendum. In poche parole una vera rivoluzione avrebbe l'introduzione di questa riforma voluta dal Governo. SI e NO con le proprie motivazioni vengono discussi in lungo e in largo dai sostenitori e dagli oppositori. CREDO occorra fare una attenta riflessione prima di giungere al voto referendario: La necessità di un aggiornamento è stata espressa e tentata, inutilmente, sin dagli anni novanta. Risposte ostative sempre da più politici (in nome della Costituzione della Repubblica Italiana, dei Suoi principi e delle Sue norme) , riforma sempre rinviatao (IN VERITA') anche per proteggere i propri privilegi. Siamo nel 2016, facciamo parte dell'Europa e con gli anni c'è sempre qualcosa di nuovo grazie alla scienza tecnologica. Immaginare di mantenere il carretto al posto delle auto, il lume al posto della lampadina, l'agricoltura e l'artigianato dei primi anni del novecento sarebbe assurdo e impossibile. La nostra COSTITUZIONE è del 1947 " se pur di grande valore", con l'evoluzione dei tempi andrebbe aggiornata. La freccia rossa va a grande velocità, così il cambiamento comporterebbe una maggiore velocità nel processo legislativo. Gli oppositori invece ritengono che la riforma darebbe troppo potere all'esecutivo e che il cambiamento potrebbe portare tanta confusione (conflitti di competenze tra Camera e Senato) da rallentare, anziché accelerare l'approvazione delle leggi. Il nuovo Senato passerà da 315 a 100 senatori e sarà composto da 74 consiglieri regionali, 21 sindaci e 5 persone nominate dal presidente della Repubblica, avrà competenza legislativa per le riforme costituzionali, le leggi elettorali degli enti locali e sui referendum popolari e le ratifiche dei trattati internazionali in merito all'appartenenza dell'Italia all'Unione Europea; inoltre si dovrà esprimere sulle leggi di bilancio (ma l'ultima parola spetta alla Camera). I critici invece lamentano difetti di applicazione poiché la riforma non stabilisce come debbano essere scelti i consiglieri regionali e i sindaci che faranno parte del nuovo parlamento. Ma non solo, le critiche si estendono anche alle altre modifiche. Io ho gioito quando venne pubblicata la Carta Costituzionale, nella scuola di Ostuni organizzammo una manifestazione di giubilo in nome della nuova vita democratica che ci dava il diritto di partecipare. L'Italia si adeguava alle esigenze scaturite da un periodo di lunga dittatura, , di guerra, di fame. Anni 60 il BUM economico, il voto alle donne. La Balilla, la Vespa e la Lambretta. Ogni anno un passo avanti anche sulla luna, ma le norme sono rimaste sempre quelle e molte volte ostative ai processi di sviluppo che le capacità degli uomini offrivano alla SOCIETA'. E' chiaro che sarà possibile aggiustare tutto per un miglior adeguamento ai tempi, magari con alcuni aggiustamenti che possono avvenire nel corso dell'applicazione. . Ma rimanere così come ora, sarebbe ritornare alla Barilla alla vecchia Vespa e alla scomparsa Lambretta. |