Stranamente continua la battaglia (silenziosa, non tanto) per alleggerire il ruolo dell'aeroporto di Brindisi a favore di quello di Grottaglie recuperato negli anni scorsi solo per voli legati alle attiovità commerciali ad uso esclusivamente dei cargo. Come si suol dire " l'appetito vien mangiando " ora un consigliere regionale (Liviano) chiede con una mozione di valorizzare Grottaglie predisponendo per voli civili. La mozione viene approvata dal Consiglio regionale ritenendo la Puglia sede di quattro aeroporti civili, ossia: Bari, Foggia, Brindisi e Griottaglie. Guardando la posizione geografica pugliese, Bari, Foggia e Brindisi sono molto distanti fra loro per cui la distribuzione dei voli sembra regolare, mentre Brindisi e Grottagglie sono contigui, localizzati nello spazio di pochi chilometri. La scelta dell'epoca, appunto, dette a Grottaglie la possibilità di utilizzare voli commerciali la sciando a Brindisi queli civili. L'aeroporto del Salento e fruibile tranquillamente dai cittadini leccesi, tarantini, sud di Bari e ovviamente Brindisino, magari ottimizando i collegamenti. NON SI TRATTA di CAMPANILISMO ma di salvaguardia della già avviata e confermata politica turistica del territorio salentino. Per dover di cronaca allega la mozione di Liviano: "" Approvata dal Consiglio regionale una mozione presentata dal consigliere Gianni Liviano con la quale si impegnano presidente e Giunta regionale a valorizzare l'importante infrastruttura aeroportuale di Grottaglie predisponendola ai voli civili. La Puglia dispone di quattro aeroporti civili localizzati nei Comuni di Foggia, Bari, Brindisi e Grottaglie; l'aeroporto di Grottaglie, sebbene completamente fruibile e funzionante per i voli passeggeri è allo stato attuale destinato ad uso esclusivamente cargo a supporto dello sviluppo industriale del territorio; la pista dell'aeroporto di Grottaglie di 3.200 metri è tra le più lunghe d'Italia; il sistema aeroportuale pugliese ha movimentato nel 2013 quasi 5.400.000 passeggeri offrendo mediamente 385 collegamenti di linea a settimana a partire dagli aeroporti di Bari e Brindisi di cui 85 internazionali e 300 nazionali oltre a numerosi collegamenti charter stagionali; una parte consistente di questi passeggeri proviene dalla provincia di Taranto e da zone limitrofe; Detto questo ed anche sulla base di quanto affermato dal presidente Emiliano "l'aeroporto di Grottaglie non può essere solo un aeroporto industriale, deve essere abilitato a svolgere tutte le funzioni per cui è stato creato, l'Ente Aeroporti di Puglia deve utilizzare i quattro aeroporti in condizioni di parità"". ******** Sul delicato tema arriva una dichiarazione di Mauro D'Attis che in appresso allego: AEROPORTI, D'ATTIS (FORZA ITALIA): LA MOZIONE DEL CONSIGLIO REGIONALE CHE APRE AI VOLI CIVILI A GROTTAGLIE È L'INIZIO DEL DECLINO PER BRINDISI. PROPORRÒ DISCUSSIONE IN CONSIGLIO "La mozione approvata dal Consiglio regionale per aprire ai voli civili l'aeroporto di Grottaglie potrebbe essere l'inizio del declino per Brindisi. Proporrò una discussione in Consiglio comunale aperto agli altri rappresentanti istituzionali locali". Inizia così la dichiarazione di Mauro D'Attis, capogruppo di Forza Italia di Brindisi, a commento della notizia relativa alla approvazione da parte del Consiglio regionale di una mozione presentata dal consigliere Gianni Liviano con la quale si impegnano presidente e Giunta regionale a valorizzare l'importante infrastruttura aeroportuale di Grottaglie predisponendola ai voli civili. "Le scelte regionali - conclude D'Attis - portarono a Grottaglie l'indotto di Alenia mentre Brindisi diventava aeroporto civile per tutta l'area jonico-salentina. Quella mozione è un campanello d'allarme preoccupante per il Papola-Casale. Visti i precedenti relativi alla soppressione della sede della Banca d'Italia, all'accorpamento a Bari della Autorità portuale e al prossimo accorpamento della Camera di Commercio non c'è da stare tranquilli, anzi reni". COMUNICATO STAMPA DI MAURO D'ATTIS - CAPOGRUPPO DI FORZA ITALIA DI BRINDISI |