"Dove sono finiti quei principi sanciti dalla Costituzione che assicurano l'uguaglianza tra cittadini e il diritto alla salute attraverso un sistema sanitario pubblico, universale e uniforme? Non si puň prevedere la chiusura delle guardie mediche durante le ore notturne, occorre continuare a garantire nelle comunitŕ quel prezioso presidio sanitario". E' la richiesta del Senatore Dario Stefŕno (Misto) nella sua interrogazione al Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin a seguito della preannunciata chiusura del Servizio di Guardia Medica dalle ore 00: 00 alle 08 del mattino, previsto dal rinnovo dell'accordo collettivo nazionale della Medicina generale e della pediatria. "Negli orari notturni - continua Stefŕno - il numero delle persone che usufruiscono della guardia medica č in aumento, nonostante la diminuzione dei medici impiegati e, sempre di notte, in Italia il numero di decessi č tra i 5 mila e gli 8 mila. Togliere la guardia medica significherebbe ingolfare il servizio del 118 o le sedi del Pronto Soccorso oppure correre il rischio che il 118 trascuri un'emergenza perché il personale č impegnato magari nella constatazione di un decesso giŕ avvenuto. Nelle piccole comunitŕ, quando il 118 č impegnato su una chiamata, č la guardia medica che prende in carico la seconda". "Il servizio di guardia medica - conclude - grava meno dell'1% sulla spesa del servizio sanitario e svolge precise, importanti e preziose funzioni, senza dimenticare che all'interno della comunitŕ č l'unico presidio pubblico aperto durante la notte al quale rivolgersi. Per questo occorre che il servizio continui ad essere assicurato nelle ore notturne". |