L'Edificio scolastico " PESSINA " di Ostuni torna alla città completamente ristrutturato. L'evento sarà celebrato venerdì 30 gennaio 2015 con una cerimonia ufficiale a cui parteciperanno: la Dott.ssa Maria Mingola dirigente scolastica, il Dott. Vincenzo Melilli dirigente provinciale. il sindaco di Ostuni Gianfranco Coppola, l'Arcivescovo Caliandro, l'architetto Paolo Pinna e i tanti genitori di quegli alunni che frequentanoil Pessina. La serata sarà allietata da interventi musicali. Questa grande struttura scolastica è stata progettata nel 1925 e completata nel 1939 /40 dopo voarie difficoltà di natura geologica e anche per l'opposizione dei proprietari del terreno agricolo, comunque durante il regime fascista e come conseguenza della riforma della scuola promossa da Giovanni Gentile nel 1923, che Mussolini definì come la più fascista delle riforme. Molta importanza fu data al ruolo del maestro e alla scuola pubblica fu assegnata un'alta funzione di controllo su tutto l'insegnamento medio, che aveva l'importante e delicato compito di forgiare le menti delle nuove generazioni. Nel 1926 fu creata l'Opera Nazionale Balilla e nel 1929 il ministero divenne " Ministero dell'Educazione Nazionale"così per l'obbligo scolastico gratuito, furono progettati e costruiti in Italia molti nuovi edifici e tra questi il Pessina di Ostuni che sorse nella periferia del città alta, isolato e circondato da ampi spazi agricoli che col passare del tempo sono stati urbanizzati con strade (viale Pola) e quartieri estesi sino alla strada per Ceglie Messapica. E a proposaito delle vicende legate alle strutture scolastiche di Ostuni trascrivo un passaggio storico di Lorenzo Cirasino: La costruzione dell'edificio Pessina ha una lunga storia che possiamo così riassumere. Premesso che le poche classi elementari funzionavano presso le Celle del Piano superiore dell'ex Convento dei Minori Osservanti Riformati, annesso alla Chiesa dell'Annunziata, il Comune approvò un primo progetto ad opera dell'ing. Trinchera di costruzione di una scuola elementare nel 1915, ma il sopraggiungere della Guerra ne bloccò l'iter, che venne ripreso nel 1926. Ma l'individuazione e l'acquisizione dell'area su cui costruirla durò quasi 10 anni, fino a quando, nel dicembre del 1935, finalmente un nuovo progetto redatto dall'ing. Tramonto accompagnato dalla indicazione dell'area in Contrada Cappuccini (l'attuale sede) appartenente alla Signora Tanzarella. Il Progetto già finanziato con un mutuo di L. 1.640.000 sin dal maggio del 1933 andò avanti per lotti: il 1° fu completato nell'aprile del 1938 e contemporaneamente avviati i lavori del 2° otto. A Giugno del 1939 l'edificio risulta quasi completo come struttura ma viene chiesta una proroga di due anni per ultimare i lavori (ma ad ottobre si procede all'acquisto degli arredi scolastici per trasferire le cassi dalla vecchia sede) per cui il collaudo finale è del 6 febbraio 1942. Si potrebbe parlare di tempi biblici ma così sono andavano le cose anche allora ! Non meno travagliato l'iter che accompagnò la costruzione dell'Edificio Vitale: Il 31 marzo 1947 una Commissione composta da Amministratori e Tecnici locali e provinciali sceglie l'area che era di proprietà comunale incamerata nel 1867 dai beni soppressi all'Ex Convento dei Padri Carmelitani di oltre 4.000 mq. Nel mese di Aprile l'Amministrazione presenta il progetto, accompagnato da una relazione sulla tipologia costruttiva e sui costi pari a 9.950.000, per la costruzione di 7 aule oltre alla palestra e ai servizi. A giugno il Genio Civile autorizzava i lavori e il 30 veniva indetta la gara d'appalto.. La gara andò deserta per inadeguatezza delle somme a disposizione per cui con una variante fu deciso di estrapolare dai lavori a costruzione della palestra. Insomma l'11 marzo del 1948 si approva un secondo progetto che prevede la costruzione di 23 aule e tutti i servizi e laboratori annessi compresa palestra e alloggio per il custode, con la richiesta di un finanziamento di £. 88.000.000. Il progetto redatto dall'ing. Giuseppe Ceglie e firmato da Sindaco Guglilmo Tamburini si sviluppa su tre piani e viene diviso in due lotti: il primo per il rustico, il secondo per le finiture. Il 2 ottobre del 1948 al termine della gara, i lavori per il rustico vengono assegnati alla Ditta Piccinni Antonio di Brindisi. Il 15 gennaio del 1949 i lavori vengono sospesi per chiarimenti richiesti dala Corte dei conti e anche a causa del cattivo tempi riprendono ad aprile. Ma vengono poi nuovamente sospesi il 30 ottobre per mancanza di fondi. Nel settembre del 1950 l'impresa Semeraro Martino prende i lavori per le finiture, mentre gli impianti elettrici vengono affidati il 23 giugno 1950 e vengono eseguiti in contemporanea con l'avvio dell'anno scolastico sulla base di un verbale provvisorio di consegna di 10 aule più i servizi redatto il 9 novembre del 1950. Senza indugiare in ulteriori peripezie, si conclude ricordando che il collaudo finale avvenne il 31 luglio 1953 ad opera dell'ing. Hermes D'Orlando di Roma. Il 14 maggio del 1955 il Consiglio Comunale approva la delibera con cui assume un mutuo di £ 25.000.000 per far fronte alla parte non coperta rispetto al costo complessivo di £. 41.719.726. " |