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Atlante dell'Infanzia 2014:


img/147371bambiniinstrada.jpg? 10 dicembre 2014 - Save the Children, in Italia bambini senza spazi e opportunità: In Puglia appena 7 su 100 giocano liberi in strada, oltre 3.416 famiglie sono "sotto sfratto", quasi 137 mila sono i minori in povertà assoluta, il 61% non ha letto neanche un libro nell'ultimo anno, né ha visitato un museo. Solo l'11,7% scuole primarie offre il tempo pieno e il 20% dei ragazzi abbandona gli studi
E' l'allarmante realtà documentata da Save the Children che propone al governo politiche per migliorare la condizione dell'infanzia e interventi concreti per dare ai bambini nuove opportunità educative, come i Punti Luce aperti dall'Ong in diverse regioni italiane: 1 Punto Luce a Bari
Le città e le metropoli sono l'habitat prevalente dei bambini e adolescenti in Italia: il 37% di essi - 3 milioni e 700 mila – si concentra nel 16,6% del territorio nazionale, cioè nei grandi centri urbani o nelle aree circostanti – fra cui Bari, con i suoi oltre 219.506 under 18, 56,8 per chilometro quadrato.
Città e territori spesso invasi di macchine e privi di spazi per i più piccoli. Solo a Bari circolano più di 1.972 automobili per chilometro quadrato: appena il 7% dei bambini tra i 3 e i 10 anni in Puglia gioca libero in strada e solo il 12% può scendere in cortile.
Per molti bambini la disponibilità di luoghi di vita e gioco accettabili non esiste neanche in casa: quasi 1 minore su 4 vive in famiglie che dichiarano di abitare in appartamenti umidi o con tracce di muffa alle pareti e sono 1 milione e 300 mila i minori le cui famiglie denunciano situazioni di sovraffollamento. Nel Paese anno dopo anno cresce l'emergenza abitativa: nel 2013 sono ben 65 mila i nuclei familiari (molti dei quali con bambini) ad aver ricevuto un'ingiunzione di sfratto per morosità incolpevole (+8,3% rispetto all'anno precedente).
Questi alcuni dati diffusi oggi da Save the Children e tratti da Gli orizzonti del possibile. 5° Atlante dell'Infanzia (a rischio) in Italia, la pubblicazione annuale che – con l'aiuto di circa 40 mappe e con i suggestivi scatti del noto fotografo Riccardo Venturi – analizza la condizione dell'infanzia nel nostro paese, nell'ambito della campagna per il contrasto della povertà educativa "Illuminiamo il Futuro".
In Puglia sono 3.416 le famiglie sotto sfratto per morosità incolpevole (+388 nuclei rispetto al 2012), a fronte di oltre 13.000 in Lombardia, quasi 8.000 nel Lazio e circa 7.000 in Emilia Romagna. D'altra parte, comquasi e indicano i dati sui consumi, povertà e deprivazione riducono gli spazi d'azione di migliaia di minori e famiglie: quasi 137mila bambini e adolescenti in Puglia vivono in povertà assoluta (18,2%), in aumento del 2,7% rispetto al 2012 e sopra la media nazionale del 13,8%. L'81,1% delle famiglie ha dovuto ridurre la spesa per alimenti o comprare cibo di qualità inferiore, a fronte del dato nazionale del 68%.
Ma la povertà dei minori in Italia non è solo materiale. In Puglia nel 2013, il 61,6% di bambini e ragazzi tra 6 e 17 anni non ha letto un libro durante tutto l'anno, (47,9% nazionale), l'76,2% non ha visitato una mostra o un museo (il dato nazionale 60,8%), l'83% non è mai andato a teatro (72,1% dato nazionale), il 27,1% mai al cinema (26,3% dato nazionale), l'86,8% mai stato a un concerto (contro l'84,9% del dato nazionale), l'82,8% non ha mai visitato un sito archeologico (73,7% il dato nazionale). Non viaggia né si apre a nuovi mondi e persone il 71 % degli under 18 della Puglia (51,6% nazionale) dato che vive in famiglie che non possono permettersi nemmeno una settimana di ferie l'anno lontano da casa. Il 44,5% dei ragazzini tra i 3 e i 17 anni in Puglia non praticano mai sport. I loro pomeriggi non sono occupati neanche da attività scolastiche, dato che il tempo pieno è offerto solo dall'11% delle scuole primarie e dal 12,3% delle secondarie di primo grado.
Mancanza di stimoli che ha inizio già nella prima infanzia: nell'anno scolastico 2012/2013, infatti, soltanto il 4,4% di bambini tra 0 e 2 anni in Puglia hanno frequentato i nidi pubblici e convenzionati (a fronte del 13,5 % nazionale).
Questo insieme di fattori spiega le scarse competenze di molti studenti italiani nei test di valutazione internazionali e gli alti livelli di dispersione scolastica: il 20% dei giovani in Puglia interrompe il percorso scolastico fermandosi al diploma della scuola secondaria, a fronte del 17% del dato nazionale italiana. Questo fenomeno, però, ha visto una drastica riduzione negli ultimi dieci anni, scendendo del 10,3%.
"Si riducono gli spazi di autonomia, socialità, svago dei nostri bambini e si comprimono gli spazi mentali, le opportunità di formazione e crescita intellettuale, spingendo l'infanzia sempre più ai margini", commenta Valerio Neri, Direttore Generale Save the Children, l'Organizzazione che dal 1919 lotta per salvare la vita dei bambini e difendere i loro diritti. "Il disagio di tante periferie è sotto gli occhi di tutti: territori deprivati del verde, di aree comuni, di trasporti, di scuole a tempo pieno, di biblioteche, di spazi sportivi, e tuttavia sempre più popolati da giovani coppie con bambini. Le periferie sono le nuove città dei bambini", aggiunge Neri. "E' da qui che dobbiamo ripartire per offrire loro un futuro".
La quinta edizione dell'Atlante dell'Infanzia dà voce anche a una molteplicità di interventi e pratiche coraggiose e innovative, per dimostrare che il cambiamento è possibile: esperienze come quelle delle scuole che aprono i cortili al quartiere o dei ragazzi che sfidano gli ostacoli della città per impossessarsi dello spazio facendo parkour, o dei Punti Luce di Save the Children sul territorio nazionale.
Nell'ambito della campagna Illuminiamo il Futuro, Save the Children ha aperto nel 2014 11 Punti Luce in 8 regioni italiane
img/147371bambiniinstrada.jpg? . Si tratta di spazi ad alta densità educativa, dove bambini e adolescenti possono studiare, giocare, fare attività sportive, culturali e creative. Inoltre i minori in condizioni accertate di povertà, vengono sostenuti da una dote educativa, cioè un piano formativo personalizzato che consente l'acquisto di libri e materiale scolastico, l'iscrizione a corsi di musica o sport. Sono circa 1.800 i bambini che nel 2014 hanno frequentano i Punti Luce aperti da Save the Children in Italia. La previsione è di supportarne 4.000 entro il 2015, assegnando 1.000 doti educative e aprendo nuovi Punti Luce.
In Puglia sono stati aperti due Punti Luce, a Bari e a Brindisi. Quello di Bari ha avviato le attività nel maggio 2014 in collaborazione con Mama Happy – Centro Servizi Famiglie Accoglienti, uno spazio messo a disposizione dall'Oratorio del Centro Giovanile Redentore Don Bosco, in via Martiri d'Otranto al quartiere Libertà, che prosegue e amplia una serie di attività già sviluppate a supporto dei minori di questo territorio. La struttura opera nella Circoscrizione con la popolazione più numerosa e più giovane del capoluogo pugliese, dove 1 abitante su 10 ha meno di 9 anni, il numero di adolescenti e giovani supera la media cittadina e una persona su 3 dai 15 anni in su è disoccupato o senza reddito, con frequenti risvolti di disagio sociale ed emarginazione. Il Punto Luce di Brindisi ha avviato le attività il 20 novembre 2014 in collaborazione con la Cooperativa Sociale Solidarietà e Rinnovamento ed è ospitato all'interno degli spazi del Centro di Aggregazione Giovanile/Casa della Sussidiarietà del Quartiere del Perrino Via Adige angolo Corte Ticino. La struttura accoglie minori dai 6-16 anni, che possono svolgere molteplici attività: sostegno scolastico e invito alla lettura, laboratori ludico-ricreativi e artistici tra cui canto, teatro, break dance e pittura, educazione all'uso dei new media, attività sportive e di gioco libero.
"La situazione dell'infanzia in Puglia è preoccupante, con alti livelli di povertà minorile e carenze sul piano dell'offerta di opportunità educative, ricreative e sociali per i minori, tanto che molti bambini e adolescenti non hanno la possibilità neanche di leggere un libro all'anno, navigare su Internet, fare sport e la dispersione scolastica resta molto elevata – nonostante i miglioramenti di questi ultimi anni. Riteniamo quindi necessario un impegno a favore dei bambini più vulnerabili e a rischio di esclusione sociale e povertà ed è per questo che, nell'ambito della campagna Illuminiamo il Futuro, Save the Children ha aperto 2 Punti Luce, uno a Bari nel quartiere Libertà nel maggio scorso, e recentemente uno a Brindisi nel quartiere Perrino. Luoghi "ad alta densità educativa" dove i bambini hanno l'opportunità di fare attività formative, ricreative, sociali e ludiche e dove anche i genitori trovano un supporto", spiega Raffaela Milano Direttore Programmi Italia-Europa di Save the Children.
"A fronte di dati sempre più allarmanti, chiediamo un'assunzione di responsabilità collettiva contro la povertà educativa", prosegue Raffaela Milano. "Serve un piano nazionale di contrasto della povertà minorile, che preveda, tra l'altro, l'estensione della nuova social card a tutte le famiglie in povertà assoluta con minori, semplificando i criteri di accesso e rafforzando le misure di accompagnamento e valutazione. Vanno inoltre previsti interventi mirati per le aree più deprivate sul piano dei servizi per l'infanzia e l'adolescenza. Per le periferie urbane più carenti proponiamo di attivare "aree ad alta densità educativa", sul modello francese delle Zones d'Education Prioritaires, per garantire un rafforzamento delle offerte formative, scolastiche ed extrascolastiche, valorizzando le risorse locali e mobilitando fondi europei".
http: //images.savethechildren.it/f/download/at/atlanteinfanzia2014.pdf








Articolo inserito il 10/12/2014 e redatto da Save the Children..
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