Il nostro Renzi, oggi, al Consiglio d'Europa ha fatto sentire la sua voce – Ha inizia col condannare il sistema burocratico e tecnocratico della UE, responsabile della immobilitŕ subita dai paesi membri e ostativo di fronte alle iniziative innovative. " La politica economica della UE č molto discussa ed č tosta " Afferma il Premier " L'Europa deve essere un luogo dove poter stare, un luogo che aiuta e incentiva e non creare frizioni burocratiche " Parlando dell'Italia Matteo Renzi ha ammonito il l Consiglio dicendo " il mio Paese non prende lezioni e reprimende da nessuno, tutti sappiano che il Governo non si ferma, forse abbiamo bisogno di avere piů coraggio " Un linguaggio audace e per alcuni versi provocatorio e di sfida riscuotendo il consenso di quasi tutti gli Stato membri. Un grido di rivendicazione contro il consueto atteggiamento di tolleranza che spesso l'Italia ha avuto nei confronti delle commissioni europee dominate dalla Germania e dalla Francia. I membri del Consiglio non hanno mostrato dissensi alle affermazioni del leader Italiano e presidente dello stesso Consiglio. Molta attenzione e nessun giudizio critico. IL resto si vedrŕ nelle prossime ore. Una nota, per me strana, viene dalla Sicilia: La Corte D'Assisi ha concesso al mafioso, pluri ergastolano, Totň Rina, di interrogare il nostro presidente della Repubblica Giorgio Napolitano il 28 ottobre prossimo, sul processo " trattativa Stato-Mafia." La Corte ha accolto l'istanza del difensore stabilendo che potrŕ porre domande a Napolitano su quanto accadde fra il 1993 e il 1994, su un allarme attentati, del 1993, allo stesso Napolitano e all'allora presidente del Senato, Giovanni Spadolini. I giudici, tuttavia, hanno ricordato, pure ammettendo la richiesta dell'avvocato di Riina, che, proprio per le prerogative costituzionali di cui gode il presidente della Repubblica, la sua deposizione «non puň prescindere dalla disponibilitŕ del capo dello Stato, di cui la corte non potrŕ che prendere atto", Da voci non ufficiali, sembra che il Presidente sia disponibile all'incontro e a rispondere alla domande. - Io ho scritto " nota strana " perché, č vero che la Legge č uguale per tutti, ma vederla troppo uguale per chi ha seminato morte e orrore, non mi convince molto. - |