BRINDISI -Sette sono le persone indagate per truffa ai danni della regione Puglia. La denuncia č partita dalla Sezione aeronavale della Guardia di finanza di Brindisi per truffa e contrabbando di una barca lunga 18,90 metri acquistato in Albania, ma introdotto in Italia senza aver pagato i diritti di confine. Gli indagati (quattro baresi, un brindisino che opera nel settore della nautica e due tarantini) avrebbero intascato un finanziamento pari a circa 100mila euro che avrebbero dovuto utilizzare per attivitŕ turistiche o di noleggio. Una volta intascato il denaro di un bando regionale, il barcone lo hanno lasciato marcire nel porticciolo Marina di Brindisi. La bialbero giunta a Brindisi non aveva alcun allestimento interno ed era carente inoltre delle cinque cabine, della sala da pranzo e dei bagni attestati dai certificati presentati in Regione. Gli impianti elettrico e idraulico erano inoltre inesistenti. Per aggirare i controlli sulla nazionalizzazione del caicco, poi, era stata apposta una matricola falsa del compartimento di Brindisi. Tutto e accaduto grazie a o delle indagini condotte dai finanzieri successivamente la Dogana si č subito attivata per il recupero dei diritti di confine evasi e per l'irrogazione delle relative sanzioni; la Regione Puglia, si č mossa per il recupero del finanziamenti concessi; la Corte dei Conti per la determinazione del danno erariale e le conseguenti azioni. Le accuse contestate sono: contrabbando di una unitŕ da diporto extracomunitaria tipo "caicco" introdotta nel territorio Italiano senza aver assolto al pagamento dei diritti di confine previsti per un importo totale pari ad 24mila 771 euro; truffa aggravata ai danni della Regione Puglia e falso; uso di un falso contrassegno d'individuazione e uso abusivo della bandiera. |