Questo spazio è riservato, generalmente a frasi di contenuto poetico. Questa volta pubblico delle riflerssioni giuntemi via mail che credo meritino attenta riflesione sul nostro mondo politco e non. -: " Abbiamo ritenuto patetici i sentimenti, al punto che contro di loro si sono accaniti e si accaniscono tanti illustri scrittori e personaggi. Evidentemente si tratta di elementi "senza umanità". Davvero patetici. Di loro – credo – occuparsi non è che perdita di tempo. Il pathos tutto italiano si annida invece altrove, anche nel mondo politico e degli affari, anche nelle famiglie e nei rapporti interpersonali e familiari. E questo non investe certo la sfera dei sentimenti... anzi... Negli uomini dei "se", "ma", "forse", "vedremo", "ci aggiorniamo", "rimandiamo a domani", "i tempi Sappiamo tutti che i politici tendono al nepotismo, a lanciare figli, fratelli, sorelle e nipoti nell'arcobaleno amministrativo e governativo, ma, anche, e, forse, soprattutto, in quel sottobosco "burocratico", dove insistono le più elevate "prebende", che hanno la "virtù" di svolgersi nel silenzio e senza clamore. Dati scontati, acquisiti, che confermano l'indole di un popolo che non ha molte scusanti per il degrado politico-sociale vigente... Spesso, se restiamo nelle espressioni "generalizzanti", non riusciamo nell'intento di essere concreti e di rendere il concetto che vogliamo esprimere. Ne consegue che nel vivere quotidiano constatiamo esempi sintomatici di pathos, che sono estensibili a livello generale. Non di rado guardarsi intorno in un raggio ristretto consente di comprendere ciò che avviene a vasto raggio... Chi di noi non ha assistito al lamento da "canto gregoriano" di familiari che, mentre oggi ti sciorinano una serie di pianti e singhiozzi, il giorno successivo sono dal notaio per compiere operazioni immobiliari o in concessionaria per l'acquisto di un'auto di alta cilindrata "dernier cri"? Poniamo che sia giusto... ma quale sarebbe il motivo per rattristare la vita altrui ed edificare meglio la propria? E quale sarebbe il significato del lamento prima del progresso? Inoltre dopo la pantomina i soggetti in causa si dileguano per un bel po' di tempo per tornare ad inscenare un altro teatrino, quando dovranno compiere un altro passo avanti nella vita. Ho più che la certezza che molti di noi abbiano assistito a tanti "canti gregoriani". Dobbiamo tuttavia convenire che è da esseri spregevoli indurre tristezza negli altri per poi sorridere e ridere il giorno successivo. Sarebbe saggio tenersi lontani da questi "fanatici" di se stessi... almeno per evitare il contagio..." |