La Giunta regionale approva il piano per affrontare il problema

Nardoni: "misure straordinarie per salvare gli agricoltori della zona"
La Giunta regionale pugliese ha approvato una delibera per provvedimenti urgenti da adottare nel fronteggiare l'emergenza lepri nei territori a ridosso di Cerano.
"Si tratta di un intervento che non potevamo più assolutamente rimandare – dice l'Assessore alle Risorse Agroalimentari, Fabrizio Nardoni – perché la sofferenza degli agricoltori che ogni anno si vedono costretti a rinunciare al raccolto per i danni alle colture provocati dai roditori, è arrivata al limite della sopravvivenza aziendale.
"Dell'emergenza, più volte posta in evidenza dal consigliere regionale Giovanni Brigante, si era parlato anche a metà maggio durante la semina di circa 27 ettari di canapa in un terreno a metà strada tra la centrale Enel Federico II e il petrolchimico.
"Quel messaggio di speranza rischiava di essere vanificato da un roditore che distrugge tutte le radici che trova – spiega Nardoni – per queste ragioni e per le rimostranze dei tanti agricoltori coraggiosi di quella zona abbiamo insistito perché si trovasse una soluzione."
La soluzione individuata dagli assessori regionali Nardoni e Barbanente è arrivata in sede di variazione di bilancio anche grazie alla modifica della legge che disciplina il riparto delle somme delle tasse venatorie regionali.
"La provincia di Brindisi aveva beneficiato di un accredito di oltre un milione e 600 mila euro – spiega Nardoni – di queste somme aveva speso poco più di 500 mila euro, per tale ragione abbiamo pensato di affrontare l'emergenza lepri nel brindisino utilizzando per le misure straordinarie previste una parte dei contributi erogati e non spesi.
"Nello specifico la Provincia di Brindisi, nelle more della modifica apportata all'art.54 della Legge Regionale 27/98 (sui parametri di ripartizione delle tasse venatorie), potrà utilizzare 465mila euro per fronteggiare il problema e realizzare così la recinzione completa dei terreni ricadenti nel parco naturale regionale Saline di Punta della Contessa."
La somma residua di oltre 600mila euro, o le somme eventualmente non spese per i lavori saranno restituite alla Regione Puglia.