" nostro odg esempio buona politica" "Abbiamo assistito a piů di un'ora di relazione assessorile che, perň, ha mancato di toccare i punti che hanno determinato la rivolta del mondo agricolo". Lo ha dichiarato il Vicepresidente del Consiglio regionale Pugliese, Nicola Marmo, durante la sua relazione in assemblea. "Abbiamo sentito parlare di rimboschimento, di formazione dei consulenti (ahinoi!) e dell'importanza del ruolo dei Gal, che sono una delle piů grandi manifestazioni di sperpero", ha proseguito. "Nel nostro odg si evidenzia la disparitŕ di trattamento tra l'utilizzo di risorse per le produzioni del Nord e quello per il Sud. L'olivicoltura č in ginocchio e Nardoni se n'č accorto troppo tardi. Fa riflettere, infatti, la sua posizione che č completamente cambiata, nell'arco di due mesi, con due comunicati stampa diametralmente opposti. Con il primo – mercoledě 28 maggio 2014 – comunicava "Con l'accordo raggiunto, valorizzate le prerogative dell'agricoltura pugliese con olivicoltura, grano duro, pomodoro, barbabietole e zootencnia". Con il secondo – giovedě 17 luglio 2014 – ha dichiarato "Oggi lo schema di decreto č gravemente peggiorativo e impone di abbandonare il ruolo istituzionale per esprimere forte contrarietŕ sulla riforma di una PAC, formulata dal Ministero, arbitraria, squilibrata e penalizzante per storie di eccellenza e buona produzione come per la Puglia quella dell'olivicoltura". In altri termini, siamo stati beffati perché la Puglia da essere Regione-guida in sede di Conferenza Stato-Regioni, non č stata capace di capire che da Roma si stava dando uno schiaffo sonoro al Sud! Avremmo dovuto pretendere la regionalizzazione dei fondi per poi decidere come spenderli. Alla forza delle Regioni del Nord, sempre unite e 'preparate', č corrisposta la debolezza delle Regioni meridionali che non riescono a fare gruppo e ad essere coese, con il risultato della conferma delle scelte del Ministro prive di equilibrio, sperequate nella distribuzione delle risorse e fortemente penalizzanti per le Regioni del Sud e della Puglia in particolare che rappresenta il 40% della produzione nazionale olivicola. Lo studio dell'analisi della redditivitŕ aziendale, prodotto dall'INEA, mette in luce la forte dipendenza del reddito netto delle aziende specializzate olivicole dagli aiuti del primo pilastro della PAC. Emerge, infatti, che il sostegno partecipa alla formazione del reddito netto per piů del 100%, esattamente per il 106%. Questo dato fa comprendere che, in media, le aziende olivicole specializzate pugliesi, senza sostegno, conseguirebbero un reddito negativo. Siamo sul filo del rasoio su questo tema e sui Consorzi di Bonifica. Oggi, noi di Forza Italia abbiamo dato un buon esempio, presentando un ordine del giorno che riteniamo indispensabile". "Il Ministro presenterŕ il piano ad agosto e –ha concluso Marmo- nonostante il ritardo provocato da questa maggioranza, siamo ancora in tempo per salvare il salvabile". |