Franco Schittulli

Io l'ho conosciuto verso la fine degli anni 70 quando stava compiendo un tour sanitario contro il tumore della mammella. Nei vari incontri televisivi realizzati negli studi di Teleradio Città Bianca, spiegò che era possibile prevenire quel male e si dichiarò disponibile a incontrare tutte le donne che ambivano a fare prevenzione. Si mobilitarono alcuni comuni che misero a disposizione le proprie aule consiliari. Schittulli visitava, gratuitamente tutte e la dove sorgevano dubbi consigliava il ricovero immediato. Controllo e prevenzione: fu un vero salvataggio per tante donne pugliesi che ignoravano di avere inizi cancerogeni. E quando si avvertiva la crudele presenza del male, senza indugi, avvertiva che bisognava ricorre alla mastectomia (dal greco: mastòs, mammella ed ek tome, portare via da) ossia la asportazione chirurgica della mammella, momento essenziale della terapia di gran parte dei tumori maligni che colpiscono quest'organo.
Con gli esempi e immagini informava che l'asportazione può essere limitata alle sole strutture mammarie quali la ghiandola, la cute che la riveste, l'areola ed il capezzolo e all'asportazione delle stazioni linfatiche che drenano la linfa in direzione del cavo ascellare.
Instancabile il suo impegno continua anche oggi senza interruzioni.
Poche sere fa, era in Ostuni (BR) a spiegare i successi della nuova tecnologia e ad invitare le donne a sottoporsi ogni tanto a controlli anche palpabili.
Nato a Gravina di Puglia il 21 aprile 1946. Laureato in Medicina e chirurgia, si è specializzato in Chirurgia generale, in Oncologia e in Economia e Commercio con il massimo dei voti e la lode. Ormai Chirurgo e oncologo affermato nel 1986 diventa direttore senologo-chirurgo dell'Istituto Tumori di Bari. Apprezzato dal famoso oncologo scienziato Umberto Veronesi con lui entra a far parte del gruppo della Lega Italiana per la Lotta ai Tumori diventandone prima vice presidente e nel 2000 presidente nazionale dell'Associazione.
Eletto più volte consigliere all'Ordine dei medici di Bari, è stato componente del Comitato scientifico Eurispes della Puglia.
È stato docente universitario dapprima presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Foggia e poi presso la Scuola di specializzazione in Oncologia della Università degli studi di Bari e della Università degli studi di Roma Tor Vergata.
Dal 1993, anno della sua costituzione, è componente della Commissione Oncologica Nazionale del Ministero della Salute. È curatore editoriale della Rivista italiana di Senologia chirurgica.
Dal 2007 è direttore scientifico del periodico trimestrale International Trends in Oncology edito a Roma.ed è autore di circa 300 pubblicazioni scientifiche edite su riviste nazionali e internazionali.
Sino ad oggi ha eseguito oltre 30.000 interventi chirurgici per patologia mammaria.
Numerosi i riconoscimenti e le onorificenze: l'onorificenza di San Gregorio Magno attribuita dal Papa Giovanni Paolo II, - Medaglia d'oro al merito della sanità pubblica da parte presidente della Repubblica Italiana, Carlo Azeglio Ciampi. - Tanti premi nazionali: Premio Barocco nel salento, Targa d'oro Regione Puglia, Premio Ciociaria 2005 e Progetto Donna 2006 e altri ancora _
Un curriculum scientifico prestigioso che non gli ha mai tolto la modestia e la disponibilità totale nei confronti della gente continuando a girare per l'Italia per promuovere la prevenzione.
Poi nel febbraio del 2009 viene aggredito dal tarlo della politica e accetta di candidarsi alla presidenza della Provincia di Bari. Viene eletto il 7 giugno 2009, presidente al primo turno, con il 50,56 % dei voti, sostenuto dalla coalizione di centrodestra. Ora la dovrà abbandonare perché le province sono state eliminate, i primi giorni di aprile, con un ddl. definitivo della Camera che oltre all'abolizione di tutte le province italiane ha istituito dieci città metropolitane e il trasferimento di alcune delle funzioni delle province a comuni e regioni.
La cosa non gli è andata giù e appunto nell'incontro dell'altra sera, ha condannato la decisione voluta dal " rottamatore " Matteo Renzi, dichiarando che le conseguenze saranno caotiche e problematiche oltre ad essere dannose per i cittadini che vedranno venir meno i servizi affidati alle province come: strutture scolastiche, difesa del suolo, tutela e valorizzazione dell'ambiente e prevenzione delle calamità, tutela e valorizzazione delle risorse idriche ed energetiche, valorizzazione dei beni culturali, viabilità e trasporti, protezione della flora e della fauna parchi, organizzazione dello smaltimento dei rifiuti a livello provinciale, rilevamento, disciplina e controllo degli scarichi delle acque e delle emissioni atmosferiche e sonore, servizi sanitari, di igiene e profilassi pubblica, attribuiti dalla legislazione statale e regionale, compiti connessi alla istruzione secondaria di secondo grado ed artistica ed alla formazione professionale, compresa l'edilizia scolastica, Polizia provinciale, con compiti di polizia amministrativa, giudiziaria, stradale, ambientale, edilizia, ittica-venatoria, demaniale, protezione civile ecc.
Un fiume inarrestabile di condanne e lamentele con lo stile del politico di carriera che mi ha lasciato sorpreso. Naturalmente, non poteva essere diversamente, considerato il suo modello di vita, di professionalità e di impegno in tutte le sue iniziative.
Oggi Franco Schittulli non è solo il famoso oncologo, ma si accinge diventare politico di carriera e conoscendolo bene, potrebbe portare in quell'ambiente un po di aria salubre.
Io che continuo ad avere rapporti con lui, quasi settimanali, ponendomi, purtroppo, delle riserve conoscendo il pianeta politico, non posso fare altro che augurargli uguale successo anche in questa nuova iniziativa. .