Adolescenti disponibili a cedere il proprio corpo ai pusher in cambio di uno spinello o di una "striscia" di cocaina. Sono almeno quattro i casi del raccapricciante do ut des intercettati dalla Mobile di Brindisi nel corso delle indagini culminate nell'arresto dei sette giovani trafficanti accusati di spaccio di stupefacenti, con contestuale sequestro di 600 grammi di coca e oltre dieci chili di erba. Le intercettazioni in cui le adolescenti fra i 15 e i 17 anni si offrivano in cambio delle dosi quotidiane di droga, sono state cassate dalla ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Maurizio Saso su richiesta del pm Valeria Farina Valaori, ma sono agli atti. Nelle conversazioni si sentono le ragazzine che parlano con nonchalance di orge e prestazioni sessuali in cambio di "canne" e "piste", ma il fatto non costituisce reato visto che le profferte sono del tutto volontarie. Insomma, nessuno ha costretto le baby-consumatrici a partecipare agli incontri a luci rosse consumati – č l'ulteriore conferma arrivata dalle cimici piazzate dagli investigatori – in un casolare diroccato in via Asmara, nel rione Cappuccini alla periferia di Brindisi. Storie di degrado, collaterali alla vicenda giudiziaria, che meriterebbero approfondimenti fuori dalle aule di tribunale. |